NOI E L’AMBIENTE
TORINO 11 APRILE 2022
Per comprendere in pieno la situazione di criticità della nostra regione crediamo che sia opportuno fare un passo indietro nel tempo e precisamente intorno agli anni 80/ 90 quando vi è stata una trasformazione da regione prettamente industriale, in particolar modo il capoluogo Ligure, a regione turistica.
Si ricordano in particolare le chiusure nella zona di Genova – San Quirico delle raffinerie ERG e ovviamente anche la dismissione dei forni a caldo dell’ ITALSIDER, con evidente e massiccia perdita di posti di lavoro. Ancora oggi quelle aree non sono completamente riconvertite e le bonifiche si sono rivelate lunghe e costose.
Durante tutti questi anni la Liguria ha cercato in tutti i modi di incrementare ancora di più la sua attrattiva turistica con buoni risultati, ma il colpo MORTALE è stata la pandemia di COVID 19 ( che ci auguriamo vivamente volga al termine) ; con essa sono entrati in profonda crisi il Settore turistico, alberghiero, della ristorazione e ovviamente l’ azzeramento anche del servizio su gomma del noleggio. Si sono registrate anche forti criticità nel trasporto su gomma e su ferro causate ovviamente dalla forte diminuzione dei clienti trasportati.
Altra criticità per la Liguria è dovuta anche al settore croceristico e tutto il comparto mare e porti. In ultimo per completare la situazione c’è la preoccupazione in essere della guerra Russia – Ucraina dovuta anche ad applicazioni di sanzioni che potrebbero peggiorare il nostro import/ export.
Terminiamo con le sfide che ci attendono in futuro anche per ciò che riguarda la trasformazione eco – green per la totale elettrificazione delle Banchine del Porto di Genova e l’ implementazione che riguarda la digitalizzazione dei terminal portuali.
E’ necessario che tutti i soggetti interessati siano attivi in questo processo di trasformazione che oltretutto creerà anche nuovi posti di lavoro ma anche la rottamazione delle vecchie professioni.
Tale processo necessita di molta attenzione, la transizione dall’industrializzazione verso il turismo ha già prodotto conflitti sfociati in forti frizioni sociali.
La Liguria ha tutte le caratteristiche per poter produrre turismo per 10 mesi all’anno, non sono invece pronte le mentalità dei giovani che non intravedono le potenzialità dell’industria del soggiorno e non sono supportati da adeguati strumenti necessari per l’investimento iniziale e per l’accompagnamento da parte delle istituzioni nella fase iniziale della partenza dell’azienda o della microimpresa.
In questo progetto vi sono da prendere in considerazione tutti gli investimenti infrastrutturali necessari per la transizione ecologica e che conseguentemente porteranno all’individuazioni delle nuove figure di lavoratori altamente specializzati e con competenze nuove rispetto allo standard del passato.
I progetti GOL assieme agli strumenti di transizione saranno dispositivi utilissimi per riconvertire le maestranze, in questo processo sarà necessario l’intervento delle parti sociali per utilizzare in maniera partecipativa gli strumenti della contrattazione.
Per cambiare è e sarà necessario uno sforzo di tutti gli attori in campo, perciò siamo fermamente convinti che finalizzare la contrattazione di secondo livello legata anche ai premi di risultato sia l’unica strada perseguibile.
Infine per ciò che riguarda le Istituzioni occorre più presenza sul territorio da parte di chi le rappresenta per cercare di ottimizzare al meglio il loro compito per riportare in alto la nostra LIGURIA!